Comprendere la differenza tra psicologia scientifica e psicologia del senso comune.
Sviluppare uno sguardo critico verso le rappresentazioni psicologiche diffuse nei media digitali.
Imparare ad analizzare contenuti virali (meme) per identificarne le implicazioni psicologiche.
Dispositivi con accesso a internet.
Software per presentazioni o poster digitali (PowerPoint, Canva, ecc.).
Una selezione iniziale di meme sui temi psicologici (a discrezione del docente).
Spiegare cosa sono i meme e come questi veicolano spesso idee legate alla psicologia del senso comune.
Discutere brevemente alcuni esempi di differenze tra conoscenze psicologiche scientifiche e credenze comuni.
Fase 1: Selezione dei meme: Dividere la classe in gruppi e chiedere di cercare 3-5 meme virali sui social che abbiano riferimenti a concetti psicologici (relazioni, emozioni, comportamento, motivazione, ecc.).
Fase 2: Analisi Critica: Ogni gruppo deve analizzare i meme scelti, rispondendo alle seguenti domande:
Quale idea psicologica viene espressa nel meme?
Si tratta di una rappresentazione corretta dal punto di vista scientifico?
Che tipo di stereotipi o convinzioni del senso comune emergono?
Perché questo meme potrebbe risultare convincente o divertente per chi lo condivide?
Ogni gruppo crea una breve presentazione o un poster digitale che includa:
Immagini dei meme analizzati.
Breve spiegazione dell’idea psicologica espressa.
Commenti critici sulla differenza tra senso comune e psicologia scientifica.
Proposte su come potrebbe essere modificato il meme per riflettere una prospettiva scientifica.
Ogni gruppo presenta il proprio lavoro alla classe.
Discussione finale su come i meme influenzano la percezione pubblica della psicologia e su come promuovere una visione più scientifica e critica.