Svaha!

So karohi dīpam-attano. Sii una lampada per te stesso. (Dhammapada, 18.2)

Ho cominciato a occuparmi del pensiero indiano da adolescente. Determinante è stata l’influenza di mio nonno, prigioniero in India degli inglesi dopo la guerra parallela in Africa. Ne era tornato con una grande stima degli indiani e con un po’ di racconti. Incontrai presto la Bhagavadgita; e poi lo Yoga, nel suo senso più autentico. Allora ero già ateo rispetto al Dio dei monoteismi - mi aveva aperto gli occhi la morte di un bambino - ma non rinunciavo a una spiritualità che non escludeva la presenza nell’universo di qualcosa di diverso dalla materia. Alla fine dell’adolescenza sono diventato ateo nel senso più pieno. Ed è stato allora che ho incontrato il Dharma del Buddha, che non ho mai smesso di studiare e praticare. Il risultato di questi studi è in due libri. Il primo è un testo divulgativo, ma anche una confessione. Si intitola La luna nell’acqua. Una mappa per perdersi nel Dharma del Buddha. L’altro è uno studio più impegnativo sull’etica buddhista: Le dimore leggere. Saggio sull’etica buddhista (Petite Plaisance, Pistoia 2021).

Questa pagina è dedicata al primo dei due libri. Contiene il testo integrale del libro, che è possibile anche scaricare in formato elettronico, e diverse note di approfondimento.

La luna nell’acqua

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Pariyesana

Appunti, analisi, traduzioni, discussioni intorno al Dharma del Buddha.

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